Crema pasticcera di Montersino
Una delle ricette basi della pasticceria più conosciuta è sicuramente la “crema pasticcera”, usata per farcire torte, crostate, bignè e non solo. Fondamentale il suo impiego per la preparazione di molti dolci infatti viene chiamata la “regina” delle creme per la sua versatilità e anche se potrebbe sembrare semplice da fare, bisogna avere qualche accortezza per ottenere un risultato finale che soddisfi il palato. Uno degli errori che si possono commettere è l’utilizzo della farina come addensante perché i suoi enzimi consumano il gel formatosi nella preparazione facendo liquefare la crema (qui casco io.. quante volte la mia crema scivolava via dalla torta cadendo sul piatto e non capivo il motivo), quindi in alternativa si devono usare gli amidi che hanno il compito di rendere la crema più strutturata, setosa e vellutata. Anche l’alta percentuale di grassi come la panna e i tuorli hanno un compito fondamentale ed è quello di rendere ancora più cremosa la vostra crema, quindi grazie ai molti consigli letti dal libro del maestro Montersino, oggi si spolverano le basi della pasticceria preparando appunto la “regina” delle creme!
Cosa ti occorre:
400 ml di latte intero
100 ml di panna fresca
150 g di zucchero
150 g di tuorli d’uovo
18 g di amido di riso
18 g di maizena
1 bacca di vaniglia
la scorza grattugiata di un limone
In una ciotola capiente, montate i tuorli insieme allo zucchero, unite i semi della bacca di vaniglia, gli amidi, la scorza del limone e mescolate con una frusta. A parte versate il latte in un pentolino, unite la bacca di vaniglia vuota e portate a bollore. Versatela montata nel latte caldo e mescolate con una frusta, eliminate la bacca di vaniglia e fate cuocere fino a quando non otterrete una consistenza cremosa, ci vorrà un minuto circa, trasferite la crema in una ciotola e coprite con la pellicola a contatto con la crema, fate raffreddare dentro una ciotola con acqua e ghiaccio.
Quand’ero piccina, mia madre mi preparava spesso la merenda con la sua crema speciale, ovviamente era una versione molto più leggera e ricordo bene che la serviva dentro delle coppette tutte colorate ancora tiepida e la spolverizzava con tanto cacao.
Volevo sapere se è abbastanza soda per mettere su una crostata con la frutta fresca
Ciao Ilaria, certo va benissimo!! Baci