Pane di semola e noci a lievitazione naturale
Il pane è l’alimento per eccellenza, un arte magica che nasce dall’armonia di pochi e umili ingredienti come la farina, l’acqua e il lievito. Una formula così semplice ci dice che la bontà di un pane deriva principalmente dall’uso sapiente di questi ingredienti, quindi è molto importante rispettare tempi e passaggi. Appena mi ritrovo sola in casa è sempre un piacere mettere le mani in pasta e ieri, giorno di riposo, non ho esitato un attimo a rinfrescare la mia pasta madre e con i cari consigli di Morena che mi ha seguita passo, passo dal rinfresco all’impasto, sono riuscita ad infornare il mio primo pane di semola con il lievito mare arricchito con tante noci per amor del marito. E’ una ricetta semplice da fare, viene fatto prima un prefermento con un rinfresco 1:4, fatto riposare e aggiunto nell’impasto, lavorato con cura e attenzioni, fatto lievitare e cotto, la ricetta è tratta dal blog di Morena http://www.mentaecioccolato.com/
Cosa vi occorre per 2 pagnotte grandi:
Per il prefermento:
50 g di lievito madre
200 g di farina
90 g di acqua
Per l’impasto:
1000 g di farina di semola
250 g di lievito madre
650 g di acqua
22 g di sale
5 g di malto disidratato
100 g di noci
Per il prefermento si procede come per un normale rinfresco e si fa maturare per 12 ore ad una temperatura costante di 26°. (io l’ho preparato la sera prima e fatto riposare nel forno spento ma con la luce accesa).
Il giorno dopo, versate nella ciotola della planetaria la farina di semola, la pasta madre tagliata a pezzetti, il malto e quasi tutta l’acqua. Iniziate ad impastare e a metà percorso aggiungete il sale e il resto dell’acqua. Continuate ad impastare fino ad ottenere una massa bella liscia e omogenea, a questo punto inserite le noci già spezzettate e impastate a bassa velocità, giusto per distribuire bene i pezzetti di frutta secca, posizionate l’impasto in una ciotola leggermente unta, coprite con la pellicola e fate lievitare nel forno spento ma con la luce accesa fino al raddoppio. I tempi sono indicativi, con il lievito madre bisogna pazientare quindi calcolate anche 3/4 ore. Trascorso il tempo, ribaltate l’impasto su un piano infarinato, dividetelo in due e formate due pagnotte arrotolando l’impasto tra le mani, coprite con la pellicola e fate riposare per 1 ora, quindi formate un quadrato senza pressare troppo l’impasto, portate il primo spigolo al centro e schiacciate bene per far aderire l’impasto, poi prendete l’orecchio che si è formato e portatelo in centro, cosi fino a chiudere il giro. Girate la vostra palla e adagiatela su un canovaccio ben infarinato con la chiusura rivolta verso l’alto, coprite bene e posizionatelo dentro un cesto forato. Fate lievitare nel forno spento ma con la luce accesa per almeno un ora e mezza/due. Accendete il forno a 250°e mentre aspettate che arrivi in teperatura, adagiate le vostre pagnotte su pacche foderate con carta da forno, praticate dei tagli per decorare la superficie e finalmente portate in cottura nella parte bassa e cuocete per 15 minuti. Poi abbassate la temperatura a 220°e continuiamo la cottura per altri 25 minuti, se volete ottenere una crosta più dorata, usate la ventola negli ultimi 8/10 minuti di cottura . Capovolgete la pagnotta e fate cuocere ancora 5 minuti.
Fate raffreddare completamente prima di tagliarlo e se vi sentite insicuri (come me) potete inserire nell’impasto anche 5 g di lievito di birra.
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